Ci sono poche cose che mi confortano quando sono all’estero: le persone che trovano il tempo di sentire la mia mancanza in mezzo agli impegni della quotidianità e che mi aspettano nonostante sappiano che quando tornerò avrò un carattere più intrattabile di prima perché avrò scoperto un pezzetto di mondo che aggiungerà nostalgia alla nostalgia. Le mie passioni che, nonostante non sappia cosa voler fare della mia vita, mi ricordano quali sono le cose che rilassano la mia mente, i miei muscoli e che mi rendono felice. La natura sempre nuova in ogni angolo che chiama i miei piedi a camminare scalzi, la mia mente a riflettere per poi spegnersi nel silenzio di paesaggi incantati, di volti segnati da storie misteriose. La mia terra che mi ha forgiato: placida come il mare, nervosa come i piccoli torrenti, inaccessibile come la montagna, sognatrice come i trabocchi all’alba, selvatica come la menta, malinconica come i castelli diroccati.
L’Inghilterra mi ha insegnato che il mio destino è in movimento,
Malta mi ha fatto capire che non lavorerò mai in un ufficio dietro una
scrivania, l’Ecuador che la mia apparente mancanza di istinto materno non è che
paura di amare e di essere amata da esseri che non conoscono maschere né il
significato della parola “interesse”, perché con gli adulti c’è sempre una
barriera che ti protegge dallo scoprire le tue debolezze, ma scoprirle è ciò
che fa la differenza tra essere un animale addomesticato ed essere e basta.
Ci sono poche cose che mi confortano quando sono a casa: le
persone che hanno intrecciato un sottile filo di esperienze con me e che
continuando il loro cammino forse, a volte, ricorderanno di aver sorriso
insieme a me. Le mie passioni che mi spingono lontano e non si accontentano di
quello che hanno già imparato. Le terre ancora da scoprire che esercitano un
magnetismo sulla mia bussola per ricordarmi che se mi fermo diventerò come un
panda in cattività, incapace di tornare al suo habitat naturale. Partire o
restare? Viaggiare o fermarsi? Scegliere o affidarsi al caso?
Qual è il mio posto?
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